- Aspirante designer che non sa spiegare neppure a se stesso cosa sia il design;
- Aspirante designer che decidere di intraprendere gli studi in design perchè “gli/le piace disegnare”;
- Aspirante designer convinto di essere un artista;
- Aspirante designer che si sente un figo di proporzione bibliche;
- Aspirante designer che non conosce l’esistenza e la pratica del congiuntivo;
- Aspirante designer che usa e abusa di K X e omette vocali;
- Aspirante designer che crede che il suo lavoro cambierà il mondo;
- Aspirante designer convinto che un giorno sarà ricco sfondato e avrà al suo servizio poveri stronzi da sfruttare;
- Aspirante designer convinto che un giorno sarà ricco sfondato;
- Aspirante designer convinto che sicuramente un giorno avrà un lavoro;
- Aspirante designer convinto che il suo lavoro sia unico;
- Aspirante designer convinto che il design si sia fermato all’ultima pagina del libro di storia del design “che porcatroia devo studiare, che palle”;
- Aspirante designer che ha una vita sociale intensa e regolare;
- Aspirante designer che ha una vita sociale;
- Aspirante designer che non ha le occhiaie;
- Aspirante designer che dorme sempre per più di 5/6 ore a notte;
- Aspirante designer che può permettersi regolarmente la pennichella pomeridiana;
- Aspirante designer che va a dormire prima dell’una di notte;
- Aspirante designer che riesce a far durare un pasto più di 10 minuti;
- Aspirante designer che non è mai puzzato almeno per un’ora durante i suoi studi;
- Aspirante designer che è sempre perfettamente curato;
- Aspirante designer che parla in continuazione di quanto sia meraviglioso/a il nuovo moroso/a;
- Aspirante designer che non ha una penna e un blocco appunti sempre con sé;
- Aspirante designer che non è mai stato rinchiuso in casa per almeno 4 5 giorni per lavorare;
- Aspirante designer che non segue nessun tipo di blog;
- Aspirante designer che non sa cosa sia un blog;
- Aspirante designer che non conosce neppure una rivista sul design;
- Aspirante designer che usa termini come “bello e tenero” parlando di prodotti;
- Aspirante designer che ama Vasco Rossi e Ligabue;
- Aspirante designer che ascolta la musica neomelodica italiana;
- Aspirante designer che si autocensura o usa i termini “porcapaletta, acciderbolina, mannaggia” con una frequenza troppo elevata, quando una parola dall’enfasi più pronunciata renderebbe meglio la situazione;
- Aspirante designer che non ha mai avuto una crisi d’identità;
- Aspirante designer che non ha mai avuto una crisi pre professionale;
- Aspirante designer che non sa la differenza tra grafica e prodotto e altri campi del design;
- Aspirante designer che mira solo a disegnare mobili per tutta la vita;
- Aspirante designer che non legge nè libri, nè riviste, nè giornali;
- Aspirante designer troppo ottimista;
- Aspirante designer troppo radical chic, dannato e fuori dal mondo;
- Aspirante designer che non sa ascoltare;
- Aspirante designer senza forti motivazioni;
- Aspirante designer che non ha mai rasentato un attacco di panico, uno svenimento, un momento di depressione;
- Aspirante designer che non odia, in un periodo dei suoi studi, gli ingegneri;
- Aspirante designer che non odia, in un periodo dei suoi studi, un altro designer o aspirante tale;
- Aspirante designer che non sa l’inglese della sopravvivenza;
- Aspirante designer che non fa liste;
- Aspirante designer troppo ordinato/disordinato;
- Aspirante designer che vuole tentare gli esami così tanto per passarli, non per imparare;
- Aspirante designer che non sa distinguere styling e design;
- Aspirante designer che venera sedicenti fashion bloggers, sedicenti politici, sedicenti artisti, sedicenti designer, sedicenti tutto;
- Aspirante designer che leggendo i precedenti punti mi ha mandata almeno due volte affanculo.